The White Tower (The Tower of London)

Sede della Compagnia della Buona Morte

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    Vecchio Gatto Stanco Di Vivere.

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    The White Tower



    Le ultime bestie feroci se ne erano andate da più di mezzo secolo.
    Una volta, dentro le mura della Torre, si sarebbero potuti ammirare animali terribili ed esotici come leoni, tigri, leopardi e linci, tenuti ad invecchiare ed impazzire in gabbie troppo strette, per il diletto dei regnanti prima e del popolo poi. Infatti da meno di un secolo chiunque poteva entrare nella Torre a vedere le terribili bestie, bastava pagare 3 mezzi pence, o portare un cane oppure un gatto da gettare vivi in pasto alle belve.
    Ma adesso gli animali non c’erano più.
    Erano rimasti solo i Corvi, le cui ali venivano tarpate in modo che non lasciassero mai la Torre.
    I Corvi erano gli unici animali che mai avrebbero lasciato quelle mura, visto che una leggenda diceva che quando l’ultimo Corvo avesse lasciato la Torre, la Monarchia e l’Impero sarebbero caduti. Nessuno a Londra sembrava intenzionato a voler scoprire se questa storia fosse vera, per cui i Corvi erano rimasti indisturbati fino a quel momento, a svolazzare con le loro ali storpiate attorno al patibolo, anche se le esecuzioni ormai si svolgevano altrove.
    La Torre Bianca aveva mura impenetrabili spesse oltre quattro metri.
    Guglielmo il Conquistatore l’aveva voluta così per proteggere Londra dagli invasori, dicevano. L’aveva voluta così per proteggersi dai Londinesi stessi, anche. Si diceva anche che la malta con cui era stata costruita la Torre fosse stata impastata con il sangue dei traditori, ma anche questa doveva essere una leggenda. Certo era che di sangue, dentro alla Torre Bianca, ne avevano versato parecchio, nel corso di almeno otto secoli. Sangue blu, prevalentemente. Mentre i delinquenti comuni venivano impiccati fuori dalla Torre, in pubblico, i nobili che per qualche motivo venivano trovati meritevoli di morte dalla Corona, venivano decapitati con discrezione nel Cortile.
    Altri tempi, comunque, i tempi delle decapitazioni e delle torture.
    La polvere si accumulava sulla Ruota, e gli unici lamenti ormai erano quelli dei fantasmi, poiché a quanto pareva anche Anna Bolena ed Enrico VI si rifiutavano di lasciare la Torre, proprio come i Corvi.
    Molte delle celle della Torre Bianca erano vuote da decenni.
    Celle confortevoli, beninteso, poiché i nobili che aspettavano di morire dovevano farlo circondati dalle comodità. Autentici appartamenti riccamente decorati e arredati, con sontuosi letti a baldacchino, grandi camini accesi, pesanti scrivanie di mogano, vetri colorati alle finestre.

    Una di queste celle, quella più grande, quella che aveva ospitato il Duca di Clarence nei suoi ultimi giorni su questa terra prima di venire decapitato, da alcuni anni non era più vuota.
    La grande stanza lato Tamigi ora ospitava un enorme tavolo di legno massiccio lungo circa quattro metri, circondato da dodici pesanti sedie dalla seduta in cuoio rosso scuro. Nella cella del Duca di Clarence non c’era ancora l’illuminazione a gas come nel resto di Londra, in quanto nessuno in teoria doveva soggiornare più lì. E neanche si usavano lampade a petrolio.
    Ma dalla Cappella della Torre erano stati prelevati una serie di alti candelabri di ottone ossidato ed ora la sala veniva illuminata solo dal tremolio delle candele, la cui cera, colata durante le innumerevoli, lunghe nottate incrostava il pavimento sottostante. Le pareti in pietra antichissima erano prive di ornamenti o quadri, poiché la cella era stata svuotata molti anni prima. Un grande camino in pietra bianca di Caen, ormai annerita da secoli d’uso, contribuiva all’illuminazione oltre che a fornire calore durante i mesi freddi.

    Era in quella stanza che la Compagnia della Buona Morte si riuniva, ogni volta che Lord Cadogan chiamava.

    Edited by Dr Frankensteen - 18/10/2009, 02:15
     
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