Regole e costumi del lutto nel periodo vittoriano

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    La morte del Principe Alberto avvenuta nel 1861, segna profondamente la Regina Vittoria. Seguendo l’esempio della loro regina, quindi,anche il resto delle donne vittoriane, nel periodo di lutto, inizia a seguire precise e rigide regole.
    La morte è presente ogni giorno nella vita del XIX secolo. La percentuale di mortalità infantile è molto alta e l’aspettativa di vita resta intorno ai 42 anni.
    Ci si aspetta in questo periodo, che le donne esteriorizzino il loro dolore insieme a quello delle proprie famiglie. Come farlo? La risposta è attraverso gli abiti. Il colore nero è la caratteristica principale del lutto in epoca Vittoriana perché rappresenta la mancanza di luce.
    Alla morte di qualcuno, tutti i membri della sua famiglia (compresi i servi) devono adottare il lutto.
    Le tende della casa vengono tirare e gli orologi fermati al momento della morte.
    Le carrozze e i cavalli vengono decorati da piume di struzzo nere o bianche nei casi di morte infantile.

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    I funerali dei poco abbienti si svolgono la domenica (per non interrompere il lavoro). Tuttavia se la famiglia non possiede abbastanza soldi per celebrare il funerale nella prima domenica, deve conservare il cadavere in casa fino alla domenica successiva.
    Molto diffusa è la fotografia post-mortem, soprattutto nel caso di bambini, per avere un ricordo dei propri cari. Queste foto vengono spedite anche come segno di gratitudine alle famiglie, che per impedimenti non possono partecipare ai funerali. Si usa inoltre conservare ciocche di capelli del defunto, in piccoli gioielli.
    Le tombe vittoriane sono più elaborate di quelle odierne. Ci si aspetta che la famiglia del defunto spenda quanti più soldi possibile per realizzarne un monumento appropriato per il proprio status. In genere si raffigurano elementi simbolici per la persona persa, per esempio una spada per un generale o un pennello per un pittore.

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    Il lutto si sviluppa in quattro periodi, ognuno con le proprie regole e costumi.
    Un periodo vedovanza appropriato, per superare il lutto dura di circa due anni e mezzo.
    Il primo periodo di lutto, è quello del lutto profondo e dura un anno e un giorno. Gli abiti sono composti da due pezzi.
    Le donne della classe operaia sono solite cucire semplici abiti in cotone e tingerli di nero.
    Le donne della classe media possono scegliere fra lana, cotone o seta. Possono anche permettersi possono abiti all’ultima moda, ma sempre rigorosamente neri.
    La caratteristica principale di questo periodo è costituita da un lungo velo nero che raggiunge la vita, poichè nemmeno un centimetro di pelle va scoperto, l’abito ha anche il collo alto, le maniche lunghe e si porta coi guanti.
    Tuttavia non deve obbligatoriamente essere sobrio: sono concesse arricciature, pieghe e frange di perline, ma non si possono indossare gioielli.
    Possono uscire di casa per andare in chiesa per visitare i parenti.
    Se la vedova non ha figli da mantenere, ha il permesso di risposarsi dopo questo periodo.

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    Il secondo periodo di lutto può durare sei mesi o tutta la vita nel caso della Regina Vittoria. In questo periodo il velo diventa più corto e può essere sollevato sul viso. è permesso alle donne indossare dei gioielli realizzati con i capelli del defunto, come per esempio bracciali o spille.

    Il terzo periodo dura dai tre ai sei mesi e l’unica differenza sostanziale sta nella lunghezza del velo che si accorcia ulteriormente.

    Il quarto periodo, quello del lutto a metà, può finire dopo sei mesi o essere portato avanti per il resto della vita. In questo caso sugli abiti neri spiccano particolari di colori quali il grigio, il viola,il lilla, il malva o il bianco.

    Per quanto riguarda gli uomini, essi hanno un solo periodo di lutto e dura dai sei mesi ad un anno. Possono andare avanti con la propria vita e con il lavoro ma devono comunque indossare abiti di panno nero.

    Quando il periodo di lutto termina, sia per le donne che per gli uomini, è buona norma inviare dei biglietti agli amici, in modo chiedere di poter far loro visita o essere visitati.

    SUPERSTIZIONI

    - Le donne in stato di gravidanza non possono partecipare ai funerali.
    - Gli specchi vengono coperti perché si crede che lo spirito del defunto vi sia rimasto intrappolato.
    - Si pensa che sulla tomba di chi in vita è stato una brava persona debbano crescere soltanto splendidi fiori, mentre su quelle delle persone immeritevoli, solo erbacce.
    - Bisogna fermare l’orologio della camera in cui il defunto era morto per evitare sventure future.
    - AI funerali non bisogna indossare nulla di nuovo, in particolare le scarpe.
    - Se il giorno del funerale piove sul corpo del defunto, quest’ultimo andrà sicuramente in paradiso.

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