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Corney Sage, comico, ballerino e cantante, ha appena finito il suo numero quando, all’uscita del teatro, si imbatte nel corpo senza vita di una giovane donna e intravede l’assassino darsi precipitosamente alla fuga. Anche l’attrice Lucy Strong ha visto tutto, e quando quella sera stessa il colpevole torna sul luogo del delitto, Lucy e Corney capiscono che le loro vite sono in pericolo. Per mettersi in salvo decidono di abbandonare Londra e separarsi, tenendosi in contatto soltanto attraverso dei messaggi in codice su un giornale di annunci economici. Ma l’assassino è sulle loro tracce, ed è un vero mago dei travestimenti: nel mondo di teatranti, pagliacci e uomini di spettacolo in cui si muovono, niente è mai ciò che sembra. Dai salotti dell’alta società allo squallore dei bordelli, dalle tavole dei palcoscenici alle arene dei circhi, tra spettacoli da baraccone e corse contro il tempo, “Il circo maledetto” è un avvincente thriller psicologico incastonato in un esaltante ritratto di una Londra vittoriana cinica, oscura, ambigua, mai vista prima.
Questo è ciò che riporta scritto la trama di copertina, ma sono dell'idea che alla Newton nessuno sia veramente interessato a quello di cui parla veramente il libro interessato. Vabbè ad ogni modo, l'ho trovata una lettura piacevole. L'autrice è una studiosa di "storia del teatro inglese" e quindi le sue descrizioni sono molto dettagliate e fanno entrare per bene lo spettatore in quel mondo. Il contesto storico è ben definito e siamo ovviamente nella tanto amata società Vittoriana. Inizia un po' con una scena alla Alex Strange, ma senza coltello.Una prosituta viene ammazzata di botte, calci e ridotta ad un ammasso di poltiglia. L'assassino è un misterioso ed affascinante uomo ben vestito che se la da a gambe... Ma in realtà non è veramente un gentiluomo! Cosa facilmente deducibile dall'inizio della storia. A risolvere il caso (ma anche no) ci penserà involontariamente il protagonista Corney Sage, che per dirla tutta cerca di tenersi il più possibile alla larga dai guai, perchè infondo gli importa solo di salvare la pellaccia. Ma ovviamente i guai lo inseguono e il più delle volte lo trovano. Non ci sono protagonisti per così dire positivi al 100%(Ma nemmeno anche solo al 50% per dirla tutta). Nessun eore intelligente e astuto. Nessuno su cui fare affidamento. Ma solo codardi, approfittatori e puttane. Quindi , considerando tutti questi fattori, alla fine il caso si risolve soltanto per una serie di circostanze casuali durante il tempo della storia, che abbraccia più di un anno. Ma almeno è originale e si conclude in un modo inimmmaginabile! Gli darei un 7,5/8 in conclusione |
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